Il post adozione

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Una volta concluso l'iter adottivo, le famiglie si rivolgono ai Servizi Sociali o agli operatori dell'Ente per la stesura di relazioni periodiche che, tramite l'Ente stesso, verranno inviate all'autorità straniera.
Il numero delle relazioni dipende dalla legislazione del Paese di provenienza del minore ed è pertanto preciso obbligo delle coppie adottive adempiervi per tutta la durata che il paese straniero prevede.
L'adempimento puntuale della consegna delle relazioni è inoltre condizione fondamentale per il mantenimento dell'accreditamento e l'operatività nel paese da parte dell'Ente.

Tuttavia, dato che l'adozione non termina con il rientro della coppia in Italia ma anzi comincia con la fase dell'inserimento del minore nella nuova realtà famigliare e sociale, la Fondazione offre il suo sostegno anche nel periodo post-adottivo, coadiuvata dal prezioso contributo di famiglie-tutor.

La neo-costituzione di un nucleo familiare complesso - come quello derivante dalle adozioni internazionali - determina infatti l'affiorare di particolari vissuti psicologici ed affettivi che la nuova famiglia è chiamata ad affrontare anche grazie allo specifico sostegno dell'Ente Autorizzato di riferimento.

Vengono proposti periodicamente incontri formativi a tema, tenuti da professionisti con lo scopo di sostenere ed aiutare le famiglie adottive nel difficile compito educativo, facendo emergere la competenza genitoriale propria delle persone che partecipano al percorso.

Vengono inoltre realizzate attività di diversa natura quali gruppi di auto-aiuto, incontri con famiglie adottive che da tempo collaborano con l'Ente o con esperti, protocolli operativi di collaborazione con le Associazioni familiari presenti sul territorio, ecc.

Gli operatori della Fondazione Patrizia Nidoli ritengono sia fondamentale una reale condivisione con altre famiglie che stanno vivendo o hanno già vissuto questa esperienza, di eventuali problemi che si presentano nel rapporto con il bambino nelle diverse fasi della sua crescita, al fine di contestualizzare ed evitare di patologizzare comportamenti o atteggiamenti non peculiari del "figlio adottivo", ma propri di ciascun bambino.

È inoltre attivo, presso le sedi della Fondazione, uno sportello di aiuto per tutti i genitori o figli adottivi che necessitano di un sostegno psicologico e di un aiuto nelle relazioni famigliari o sociali, attraverso la consulenza di tecnici esperti nel campo dell'adozione internazionale.