La fase dell'abbinamento è diversa a seconda della legislazione e delle prassi del paese straniero, ed i tempi di attesa cambiano a seconda del paese prescelto, del particolare momento storico in cui si affronta l'adozione e della tipologia di adozione che si desidera realizzare.
In ogni caso, raccolte dal Paese le informazioni sul minore (in genere relazioni psico-sociali, stato di salute, fotografie, eventuali esami medici, ecc.), dopo un'attenta valutazione in equipe, gli operatori dell'ente convocano la coppia per la proposta di abbinamento.
In caso di accettazione dell'abbinamento, la coppia sottoscrive l'accettazione dell'abbinamento proposto; il documento viene poi inviato alla Commissione per le Adozioni Internazionali e all'Autorità Straniera per l'avanzamento dell'iter burocratico.
Successivamente, in fase di preparazione alla partenza, la coppia viene preparata all'incontro con il bambino, alla permanenza in loco, tenendo conto delle caratteristiche del minore e del suo paese di origine.
Secondo i tempi e le modalità del singolo Paese l'ente, attraverso il proprio referente all'estero, riceve comunicazione da parte dell'autorità straniera relativamente alla partenza della coppia.
L'ente collabora con la coppia nell'organizzazione del viaggio ed attraverso il referente definisce il soggiorno nel paese di destinazione.
Dopo la partenza la coppia viene seguita nel paese straniero dal nostro referente e dai suoi collaboratori, nonché dagli operatori in Italia, che rimangono in costante comunicazione per ogni evenienza.
Il periodo di avvicinamento al bambino inizia subito, secondo quanto stabilito dalla procedura del paese: quando la coppia parte il rappresentante ha già provveduto a fissare gli incontri presso le autorità ed i soggetti preposti.
La coppia è sempre seguita, in modo particolare quando si deve recare in tribunale o presso le autorità competenti o durante le visite dell'équipe psico-sociale.
Il supporto del referente è fondamentale, perché la coppia si trova in un momento particolare: è in un paese straniero di cui di norma non conosce la lingua, è in una situazione di tensione, ha bisogno di essere aiutata a superare le prime difficoltà legate all'incontro con un bambino che diventerà figlio, ma che per il momento è ancora "estraneo".
È pertanto fondamentale che il referente sappia seguire non solamente gli aspetti burocratici dell'iter adottivo, ma anche quelli umani e psicologici dell'incontro e della prima fase della convivenza con il bambino.